Il concetto di frequenze e di recettori cellulari per le frequenze è alla base della Medicina Quantistica ovvero la Medicina che si basa sulla Fisica dei Quanti.

E’ necessario adesso comprendere come le frequenze possono trasmettere informazioni. Prendiamo due Diapason accordati sulla stessa frequenza. Quando un diapason viene messo in risonanza anche l’altro inizia a vibrare. Se però si ripete l’esperimento usando due diapason accordati su frequenze diverse si vede che mettendo in risonanza il primo, il secondo non vibra, questo anche se fra un diapason e l’altro c’è una differenza di pochissimi hertz: la comunicazione passa soltanto se i due diapason vibrano esattamente sulla stessa frequenza.

Sappiamo che l’acqua ha memoria delle frequenze, è il principio sul quale si basa l’OMEOPATIA. Ricordiamoci dei Diapason: quando una frequenza viene messa in risonanza tutto ciò che sta su quella frequenza risuona. Solo quello che sta su quella frequenza. In Omeopatia si informa l’acqua di frequenze specifiche in modo da far vibrare quelle frequenze dentro l’acqua e, quando l’acqua viene ingerita, attivare ciò che nell’organismo vibra su quelle frequenze. Ma l’acqua non è l’unico elemento che può trasmettere frequenze. Ci sono apparecchi in grado di mettere in risonanza le frequenze e, collegando le persone ad esse, attivare cellule, tessuti e funzioni specifiche. Tale tecnica detta di BIORISONANZA consente di comunicare con le cellule attraverso i recettori che, come diceva Lipton, le cellule stesse hanno, per recepire le frequenze.

In questo modo si può interagire con le funzioni dell’organismo attraverso INFORMAZIONI VIBRAZIONALI che hanno per il nostro “corpo” la stessa dignità e grado di priorità delle informazioni trasmesse con ormoni, emozioni o impulsi del sistema nervoso.
Il quadro che si delinea è quello di un sistema complesso che utilizza tutti gli strumenti dei quali dispone e tutte le reti di comunicazione note e meno note per gestire in maniera estremamente sofisticata il “corpo”, acquisendo informazioni attraverso i sensi, ma non solo. Se come detto le cellule hanno recettori per le frequenze, essi recepiscono le frequenze messe in risonanza dall’ambiente interno, ma anche quelle in vibrazione nell’ambiente esterno costituendo di fatto un sistema aperto con l’ambiente circostante.

Di nuovo l’attenzione deve essere riportata dall’albero alla foresta, ma in questo contesto è la struttura umana nel suo complesso ad essere foresta verso tutti i suoi distretti, ma albero nell’ambiente che la circonda.